....L'animale femmina / Emanuela Canepa....

E poi c'è Rosita, ragazza di 26 anni che studia all'università di Padova per diventare medico, ma è fuori corso, ma ha un debito che non potrà mai coprire con lo stipendio che prende al supermercato, ma di tornare al suo paesino a Caserta non se ne parla, non se ne parla di tornare in quella bolla d'educazione circoscritta da cui ha fatto tanta fatica a uscire, anche se è la Vigilia di Natale, anche se è sola. Ma è proprio in quella Vigilia che sull'autobus le capita di assistere a un furto e ritrovato il portafoglio decide di riportarlo alla sua proprietaria, un gesto di gentilezza che la porterà a conoscere un vecchio avvocato cinico. Un incontro che darà un'interessante svolta alla sua vita. 

Consigliato? Sì.  Un romanzo che consiglio a tutti, scritto bene, in cui emergono le due visioni contrapposte della vita, quella ingenua e incerta della giovane Rosita con ancora tutto da vivere e quella cinica e consolidata di un vecchio avvocato di 75 anni. I loro punti di vista si scontrano, si uniscono e stanno in silenzio in una danza che dura fino alla fine, quando il cerchio si chiude, regalandoci un percorso di educazione sentimentale completo su cui riflettere. 


" La felicità di una donna non è mai quello che c'è. È sempre quello che potrebbe essere. Un tempo al futuro, un ideale a cui bisogna tendere. "


Emanuela Canepa, romana, classe 1967, laureata in Storia Medievale e Psicologia lavora come bibliotecaria presso l'università di Padova.

L'animale femmina / Emanuela Canepa
Einaudi, 2017
p. 205
( Premio Calvino 2017)



Commenti