…Barbana, un’isola speciale…

Saliamo sul traghetto stringendo tra le dita il biglietto azzurro con la scritta Grado-Barbana. Sulle sedie bianche in cima alla nave, il sole brucia sulla pelle, attenuato dall’aria fresca e salata quando finalmente partiamo per attraversare la laguna. Le cicogne affondano le zampe sottili e nere nel terreno sabbioso in cerca di cibo, un gabbiano sta appollaiato su un palo in mezzo al mare, la distesa d’acqua si apre sotto il nostro sguardo tra la vegetazione e chiazze di terra melmosa. Mi piace il profumo dell’aria salmastra, il silenzio che regna. La cupola della chiesa fa capolino, l’isola è di fronte a noi e già l’atmosfera cambia. C’è della sacralità. un’aurea silenziosa che ti fa portare rispetto. Mi assale un senso di pace che mi verrebbe da stendermi tra gli alberi sull’erba fresca e guardare il cielo tra le fronde.  Beviamo un caffè e prendiamo un mini krapfen, qui sono buonissimi. Poi un giro dentro la chiesa, un desiderio intimo, un pensiero lontano. Lascio quest’isola con l’animo leggero, la mente libera e il cuore più aperto. 











foto by Paola Iervolino

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