....Scatti a Lubiana....

Lubiana, la capitale della Slovenia, mi ha regalato tanti ricordi da mettere in valigia e portare via con me, ma non solo, mi ha regalato pensieri diversi, che poi sono quelli che contano. Quando viaggio mi è sempre piaciuto riempirmi il cuore delle emozioni della città e gli occhi di cose belle, che non ho trovato visitando musei o gallerie d’arte ma girando per la strada, scambiando sguardi e sorrisi ed entrando in locali affollati. Perché l’aria di una città non la respiri tra le sale di un museo, ma stando su strada, circondata dai suoi cittadini e dalla loro lingua, di cui non capisci una parola, ma che sei costretta ad ascoltare e ricordare, per sapere che entrando in un negozio, ti basterà dire : “ Dober dan”. 
Alloggiata in un piccolo hotel in pieno centro, il Ginger Rooms, potevo vedere uomini in giacca e cravatta uscire dalla hall dell’immenso Hotel Union situato proprio davanti a me nella via Miklosiceva cesta. Scesa su strada avevo tre giorni di tempo per spogliare questa città e godermela fino in fondo. Così, dopo pochi passi, entrata nella piazza principale, attraversai il famoso triplo ponte, bianco e brulicante di persone, che mi portò nel cuore della città, piena di negozi e locali tipici.  Subito mi infilai in un negozietto di miele chiamato Honey House, accolta dal sorriso raggiante di una giovane ragazza dai capelli biondi, mi persi a osservare tutti i vasetti color ambra e le candeline intagliate nella cera profumata, fino a decidermi a uscire con qualcosa da portare via. I negozi si susseguivano su quella via, offrendo le più innumerevoli tentazioni, dai merletti, ai cosmetici col sale di Pirano, ma il mio interesse era un altro, il mercato, il mercato di Lubiana. Grande, affollato e ricco dei colori delle verdure di stagione esposte sulle ampie bancarelle. Impossibile non fermarsi a guardare e ad annusare quell’aria che sapeva di fiori e primavera, di cibo e spezie, ma soprattutto di profumi nuovi. Da lì, circondata dalle bancarelle potevo vedere stagliarsi il castello, dalla cui torre l’orologio batteva le ore, ricordandomi le tante cose ancora da vedere: 
Il quartiere di Metelkova. Quando entrai nel quartiere di Metelkova, rimasi completamente rapita, circondata dai muri ricoperti da graffiti e murales, da gnomi e costruzioni in ferro, mi sentii catapultata in un piccolo mondo di colori e arte. Un’arte diversa, l’arte di strada. 
La strada dalle scarpe appese. La scoprii per caso, passeggiando con la cartina in man sulla via Tabor, alzai lo sguardo e le vidi, appese su un filo, miriade di scarpe scendevano dal cielo, lasciate dagli studenti Erasmus, a testimonianza del buon tempo passato in città. 
Il castello. La passeggiata è piacevole, un quarto d’ora di cammino che, per la vista che c’è in cima vale la pena di fare. Se siete fortunati tra gli alberi potrete scorgere qualche scoiattolo saltare da ramo in ramo alla ricerca di qualche ghianda. 
La biblioteca nazionale universitaria. Un complesso enorme dalla facciata dai mattoni rossi e blocchi di pietra bianchi, dove vi sono enormi saloni e una caffetteria al piano di sotto dove si può  andare a bere un caffè.
Ma parlando di caffè, due sono i posti in cui sono stata e che vi consiglio : Le Petit Cafè dai suoi interni affrescati e i quadri attaccati alle pareti, coi suoi tavolini di legno e i muri di mattoni, con le sue torte e il profumo dei caffè, è  un posto  tutto da vedere e da assaggiare. Ricordo ancora il sapore di quella torta al doppio cioccolato sciogliersi in bocca e il profumo divino del caffè aleggiare nell’aria. ( Vicino alla Biblioteca nella via Trg francoske revolucije. )
 E l’altro è sul lungo fiume Hribarjevo nabrežje 19 ) scendendo delle scale con l’insegna grigia dalla scritta bianca Makalonka. Un locale fantastico, perché non c’è niente di meglio che fare colazione con una palacinka ricoperta di cioccolato fondente e granola di nocciole su una zattera galleggiante, soprattutto se c’è il sole ed è primavera.
Ma Lubiana è fatta di tanto altro, è fatta di pub e birrerie, ambienti soffusi e luci calde, come il
Sir William’s Pub ( Tavcharjeva ulica) un classico pub anglosassone con una vasta scelta di birre alla spina,  dove il personale è gentile e l’ambiente è calmo e accogliente, ci sono persino dei libri lasciati in giro per chi è curioso di aprirli.
Oppure il  Cutty Sark Pub( Knafljev passage) scoperto una sera, l’ultima.  Un bellissimo irish pub che racchiude lubiana, con i dragoni affrescati sulle vetrate, il bancone di legno grezzo e il vecchio pavimento consumato, è un posto suggestivo che si fa ricordare. Come il ristorante dove ho cenato, Sokol, con i suoi falchi impagliati, il personale vestito coi panciotti neri e  la deliziosa zuppa di cipolla servita nel pane.

In realtà sono tante le cose che si ricordano di Lubiana, la gentilezza delle persone, il dinamismo, i profumi, i colori e i sorrisi, tanti, soprattutto i tuoi , racchiusi in tutti quegli scatti in cui il tempo si è fermato, per sempre.

Metelkova
Metelkova


Sokol, Zuppa di cipolle


Triplo ponte

Mercato

Strada delle scarpe

Commenti

  1. Bravissima! Sai scrivere. Un reportage da pubblicare anche su TripAdvisor. Mandalo all'Ente Turismo di Lubiana. Da questi commenti di viaggio puoi ricavarne un libro oppure proporti a riviste specializzate in viaggi, manda l'articolo a "Grazia", proponiti come " giornalista pubblicista". Hai il talento della scrittura, coltivalo. Un abbraccio. Mi hai trasportato a Lubiana. Ci sono stato circa 40 anni fa, di corsa. Non ricordavo nulla della città se non qualche palazzo liberty e l'odore di cotoletta e cipolle.

    RispondiElimina

Posta un commento