NATALE È..

Alcuni lo odiano, alcuni lo aspettano, alcuni lo lasciano passare senza rumore. Il Natale. Che cos'è? Che cosa è stato in questa società così ferma di cuore a volte, seppur così frenetica all'apparenza in altre, nonostante le poche luci per le strade e i sorrisi che si fatica a scambiarli se non si è i primi a donarli? C'è, non c'è? Io l'ho intravisto. Un tentativo c'è, per  tradizione, per amore, forse per voglia di abbassare le difese e donarsi. Forse il Natale è questo: il coraggio di donarsi, senza perdere se stessi, che in fondo è un po' come amare. Forse è questo, l'opportunità di dirsi delle parole diverse per comprendersi e in alcuni casi, ritrovarsi, o al contrario, perdersi. Perché come tutte le opportunità, vanno colte in fretta, perché passano, scivolano via, come le scritte sulla sabbia in una giornata di vento, un attimo ci sono , l'attimo dopo non ci sono più. Mi auguro che ognuno di voi nel donare non si sia aspettato qualcosa in cambio, che in ogni augurio ci abbia messo un po' di sincerità e non solo cortesia, che i doni li abbia fatti col cuore, con la voglia di dare, senza la smania di prendere. Spero che abbiate trovato il coraggio di dirle quelle parole che nei restanti giorni dell'anno vi restano in gola, spero che siate stati forti abbastanza da piangere per l'emozione, quando vi siete detti di volervi bene. Mi auguro che non aspettiate il prossimo Natale per tirarlo fuori questo amore, questo affetto, questo bisogno di capirsi e capire, e soprattutto, di donarvi, senza perdervi. Perché l'amore non dipende da una condizione o da una festa, l'amore, quello vero, è incondizionato. Tutto il resto si chiama educata compiacenza.



foto da pinterest


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