Quante cose ci servono per essere felici? Alcuni risponderanno che la felicità non dipende dalle cose che si possiedono ma da quello che si ha dentro. Eppure questo gioco con se stessi, è un gioco che pochi sanno giocare, un gioco difficile, dove il punto di partenza è il sapersi accettare: fisicamente, caratterialmente, nello stile di vita che ci si può permettere, che non ha niente a che vedere con la voglia di migliorarsi o di ambizione, ma al contrario il sapersi accettare vuol dire, saper vivere senza quell'insoddisfazione perenne di noi stessi, delle cose che abbiamo, mai abbastanza, di come siamo, mai vicini a quell'ideale di uomo/donna a cui vorremmo corrispondere, in un certo qual modo, mai felici. Ma siamo sicuri che quell'ideale, quegli standard di vita, corrispondano davvero a quello di cui abbiamo bisogno e non invece a quello che la società ci fa credere di aver bisogno? Siamo davvero sicuri che questa rincorsa alla felicità, non sia invece il coraggio di stare fermi e ritrovarsi felici semplicemente per ciò che si ha e si è?
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